Lo scorso 21 febbraio è stata la notte di Outlook. Migliaia di mail di spam che, a getto continuo e per più di 9 ore, hanno invaso le caselle di posta degli utenti.
Il filtro antispam k.o. e piattaforma di monitoraggio dei servizi che non segnala alcuna anomalia.
Non proprio una novità per gli utilizzatori, che hanno anche potuto celebrare l’anniversario del blocco in Europa ed Asia alle email e telefonate in uscita del 2022. Non è una novità nemmeno per Microsoft, le cui pagine sono zeppe di segnalazioni per questo tipo di disservizio a partire da novembre 2021.
Non esiste un servizio di assistenza a cui fare riferimento e l’azienda non ha rilasciato alcuna dichiarazione sugli aspetti tecnici del disservizio o sulle modalità di risoluzione da mettere in campo.
Probabilmente punta tutto sull’assistenza interattiva di Microsoft 365 basata sull'efficienza operativa dell’IA. In effetti l’impegno dell’azienda mira a soluzioni basate sull'implementazione sicura delle tecnologie IA.
I risultati non sono affatto scontati, come dimostra il caso di Microsoft Bing AI che, a causa di iperstimolazione, ha mostrato fastidio verso gli utenti.