Digital Divide, un problema da risolvere al più presto

La recente emergenza legata al COVID-19 ha evidenziato l’importanza di vivere in un mondo connesso, infatti, una connessione stabile e funzionante è l’elemento fondamentale per promuovere lo smart-working e consentire agli studenti di accedere agevolmente alla Didattica a Distanza. Oltre questi importanti aspetti, una connessione radicata in tutto il territorio permetterebbe ai cittadini di informarsi adeguatamente. Difatti, Internet è diventato oggi un vero e proprio bisogno primario per la collettività, dalle grandi città ai piccoli borghi.

Per questo motivo EOLO, azienda che si occupa di fornire connettività tramite banda ultralarga fixed-wireless ed UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) hanno rinnovato la loro collaborazione, quest’ultima ha lo scopo di portare Internet in tutte quelle aree affette dal digital divide. Tra gli obiettivi di questa interessante ed insolita collaborazione c’era la riduzione dell’esodo da questi piccoli centri e l’aumento dell’attrattiva turistica. Sin dal primo anno questo accordo è riuscito a consegnare l’attesa banda larga ai Sindaci i quali chiedevano per i propri cittadini una buona connessione ad Internet.

Tutto è nato dagli evidenti e prolungati ritardi del Piano pubblico per la rete in fibra ottica nelle cosiddette aree bianche, spingendo l’Ente e l’azienda a chiedere all’Esecutivo di avviare un programma coordinato da Infratel e MISE, al fine di velocizzare il processo di digitalizzazione e lasciandoci alle spalle quella pessima immagine di un’Italia a due velocità.

Entrambe le realtà cercano di focalizzare l’interesse sulla tecnologia FWA (Fixed Wireless Access), al fine di portare l’accesso alla rete in tutte quelle zone che non possono essere raggiunte dalla fibra tradizionali.

Luca Spada, CEO di EOLO, ha dichiarato “L’emergenza Covid-19 ci insegna che non possiamo rallentare perché l’Italia non può più aspettare, e come azienda ci siamo quindi impegnati a coprire entro il 2021 gli ulteriori 1.500 comuni che ancora sono oggetto di digital divide. La partnership con Uncem, che oggi abbiamo il piacere e l’onore di rinnovare, dimostra chiaramente quanto sia determinante una costante collaborazione tra operatori TLC e stakeholder istituzionali per accelerare la digitalizzazione del nostro Paese”.

I passi da fare per colmare questa problematica sono ancora molti, ma a quanto pare la recente approvazione del Recovery Fund potrebbe accelerare il tutto. Infatti, a quanto pare, il Governo si sta già adoperando nella realizzazione di un Piano per la Banda Ultra Larga, che dopo l'infelice esperimento noto come Open Fiber dovrebbe ridurre drasticamente il fenomeno del digital divide.

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