La Giornata nazionale dell’Eccellenza Italiana, istituita il 15 aprile dal Ministero dell’Innovazione per celebrare la creatività, la forza di ingegno e l’elevata qualità dei prodotti italiani, ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sulle caratteristiche fondamentali del modello di #innovazione #madeinItaly e sui valori, principi e approcci manageriali che possono guidare in modo ottimale i processi innovativi anche in futuro.
Di fronte alle immense opportunità offerte dalle frontiere della scienza e della #tecnologia, il modello italiano per l’innovazione ha sempre più bisogno di esplorare nuovi legami, nuove tecniche e nuovi sistemi organizzativi. Luca De Biase ha delineato le caratteristiche distintive dell’innovazione italiana nel suo libro “Ancora s’inventano” (Edizione ROMA) in cui ha identificato due componenti fondamentali di un ipotetico modello italiano per l’innovazione.
La prima componente, radicata nella tradizione secolare, si riflette nell’identità italiana e nei suoi territori, dove gli imprenditori hanno saputo sviluppare particolari abilità, immaginando prodotti e servizi per i clienti e attingendo forza dalla tradizione artigiana che privilegia la qualità del lavoro. La seconda componente, più attuale, è legata alla capacità di adattamento alla contemporaneità, alla trasformazione, che richiede una mentalità aperta alla sperimentazione e alla collaborazione.
In un panorama in cui il modello tradizionale è sfidato dalla necessità di adattarsi alla rapidità dei cambiamenti, emerge un nuovo paradigma caratterizzato dalla fluidità delle relazioni e dalla contaminazione di idee e pratiche. La scienza e la tecnologia, insieme all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione, arricchiscono il patrimonio culturale italiano e diventano risorse da combinare per promuovere l’innovazione.
L’avvento delle tecnologie digitali spinge alla riprogettazione dei processi lavorativi e all’adozione di nuove modalità organizzative più produttive e collaborative. Il rispetto delle diversità diventa fondamentale nei nuovi modelli di innovazione, che si basano sull’empatia e sull’approccio olistico.
L’innovazione italiana si distingue per la capacità di combinare le tecnologie avanzate con le competenze umanistiche e artigianali, creando un ambiente favorevole allo sviluppo di nuovi modelli organizzativi e di produzione più sostenibili e responsabili.
Il coinvolgimento di tutte le parti interessate è essenziale per garantire il successo dei progetti di innovazione. Le imprese, le istituzioni pubbliche, le università e il terzo settore devono collaborare per creare un ambiente favorevole all’innovazione e allo #sviluppoeconomico e sociale.
La legge n. 206/2023, entrata in vigore il primo gennaio 2024, rappresenta un importante passo verso la valorizzazione e la promozione del Made in Italy, fornendo sostegno alle imprese creative e innovative e garantendo la protezione dei marchi e dei diritti d’autore.
Inoltre, sono stati stanziati fondi per sostenere le attività legate alla brevettazione delle #invenzioni e alla valorizzazione dei processi innovativi attraverso il “Voucher 3i – Investire in Innovazione”, indirizzato principalmente alle startup e alle microimprese.
Il futuro dell’innovazione italiana dipende dalla capacità di combinare le tradizioni con le nuove tecnologie, promuovendo una cultura dell’innovazione e della collaborazione che possa guidare il paese verso un’economia più competitiva e sostenibile.