Marketing digitale nel 2025, cosa succederà e come prepararsi
Il #marketingdigitale si prepara a una nuova rivoluzione, una trasformazione che entro il #2025 cambierà radicalmente il modo in cui le aziende comunicano e si relazionano con i propri consumatori. Un’evoluzione che non è soltanto tecnologica, ma anche culturale, dove le aspettative dei clienti e le #innovazioni convergono in un ecosistema sempre più complesso e dinamico. Immaginate un mondo in cui ogni messaggio pubblicitario sembra scritto apposta per voi. Non un sogno, ma il risultato della personalizzazione estrema resa possibile dall’#intelligenzaartificiale. Le campagne non saranno più generiche, ma create in tempo reale, plasmate su gusti, abitudini e necessità degli utenti.
Arrivano le voci realistiche di ChatGPT, una nuova frontiera nell’interazione vocale con l’IA
ChatGPT continua a evolversi, e una delle novità più attese è l’introduzione delle voci realistiche, parte della modalità vocale avanzata. Annunciata durante il lancio del modello #GPT-4, questa funzionalità ha immediatamente catturato l’attenzione degli utenti per la sua capacità di rendere le conversazioni con l’IA molto più naturali e coinvolgenti. Un’esperienza di conversazione più naturale Le #voci realistiche puntano a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con #ChatGPT, trasformando l’esperienza da puramente testuale a qualcosa di più dinamico e intuitivo. In un mondo in cui la comunicazione vocale diventa sempre più centrale, questa innovazione rende l’interazione con l’#IA più coinvolgente
Il Potenziale oscuro di ChatGPT: creazione e diffusione di virus informatici invisibili attraverso le email
Recentemente, due ingegneri informatici, David Zollikofer dell’ETH di Zurigo e Benjamin Zimmerman dell’Università Statale dell’Ohio, hanno condotto un esperimento intrigante e preoccupante con #ChatGPT. Il loro obiettivo era dimostrare come i modelli linguistici di grandi dimensioni (Large Language Models o LLM) possano essere sfruttati dai #malware per diffondersi e sfuggire alla rilevazione. Utilizzando il #chatbot di #OpenAI, i due studiosi sono riusciti a creare un virus capace di riscrivere autonomamente il proprio codice e di diffondersi tramite e-mail ingannevoli. Una volta introdotto nel computer di una vittima, il virus analizza la rubrica del malcapitato e utilizza ChatGPT per riscrivere parti